La fruizione del Superbonus al 110%, detrazione destinata ad opere edilizie di riqualificazione energetica e sismica degli edifici, ha registrato un rallentamento nella sua attuazione.
L’Agenzia delle Entrate, che ha annunciato la pubblicazione di una nuova circolare riassuntiva che chiarifichi ulteriormente requisiti e obiettivi degli investimenti, sta infatti affrontando da un lato la necessità di fornire ulteriori chiarimenti per sciogliere ogni dubbio interpretativo e applicativo intorno alla misura, dall’altro deve rintracciare fondi sufficienti per poter valutare la durata del progetto.
Chiarimenti in merito al regolamento
In audizione alla Camera di fronte alla commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha annunciato la pubblicazione di una nuova circolare volta a chiarire ogni aspetto inerente al superbonus, partito formalmente il primo luglio del 2020 ma risultato inaccessibile sino ad ottobre, a causa della mancanza di un quadro normativo complessivo adatto e necessario per dare il via al finanziamento degli interventi.
La durata del finanziamento
Gli imprenditori e gli enti del settore, a cominciare da Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Confedilizia, Italia Solare e l’ANAMMI (Associazione Nazional-Europea Amministratori d’Immobili) hanno richiesto di dare continuità ai finanziamenti oltre la fine dell’anno venturo (2021) e ANAMMI e Italia Solare richiedono un prolungamento sino al 2024, per poter garantire alle famiglie il tempo necessario per attuare una programmazione degli interventi, rallentata proprio a causa dell’assenza di un adeguato quadro normativo.
L’attesa per i fondi del Recovery Plan
Per il momento il finanziamento è garantito sino al 2021 e, per questo motivo, non risulta presente con nuovi stanziamenti nella bozza di Legge di bilancio per il 2021, alimentando i timori di molti imprenditori. Allo stato attuale è necessario un rifinanziamento importante che consenta di prorogarne la durata, per quanto, sino al 2021 e con probabile proroga fino a dicembre 2022, siano stati finanziati contemporaneamente altri progetti, quali ecobonus, bonus mobili, bonus facciate e bonus verde. Per poter fornire nuovo “ossigeno” sarà necessario attendere i fluidi provenienti dai fondi europei del Recovery Plan, come confermato dal ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, durante l’assemblea ANCE. Il ministero dell’Economia assicura comunque la futura proroga del superbonus, per quanto non sia oggetto immediato della manovra.
I dati statistici dei potenziali consumatori
Secondo i dati raccolti da Facile.it, 21 milioni di italiani (ovvero più di 9 milioni di famiglie) hanno intenzione di richiedere il superbonus, senza considerare le famiglie residenti in condominio (un bacino potenziale di altre 14 milioni di famiglie). Unioncamere-Infocamere ha inoltre rilevato, in una analisi eseguita tra luglio e settembre 2020, ovvero nel periodo successivo all’ufficializzazione dei nuovi bonus, la nascita di 4.971 imprese edili, di cui tre quarti come piccole realtà individuali, evidenziando l’impatto potenziale a livello imprenditoriale ed occupazionale.