«Con il progetto H2iseO per l’acquisto dei primi treni a idrogeno in Italia, da oggi ci proiettiamo nel cuore del futuro. Insieme a FNM S.p.A., quale RoSCo a supporto dell’investimento, iniziamo un viaggio green sapendo che in molti ci seguiranno». È con questi toni che Trenord, società di trasporti nata a Milano nel 2009, celebra il primato raggiunto dall’azienda a livello nazionale per un «grande piano di sviluppo, sostenuti da Regione Lombardia e in sintonia con gli indirizzi ministeriali, in vista della “National hydrogen strategy preliminary guidance».
Il progetto in Lombardia
Il progetto di Fnm e Trenord, denominato H2iseO, prevede una rivoluzione della mobilità in Valcamonica sulla linea Brescia-Iseo-Edolo, con la sostituzione dei 14 treni a diesel attualmente in circolazione sulla tratta con altrettanti a idrogeno, oltre alla realizzazione di appositi impianti di produzione del gas sul territorio.
La trasformazione del territorio Sebino nella “Hydrogen Valley” italiana partirà dall’acquisto di 6 elettrotreni alimentati ad idrogeno dall’azienda francese Alstom, con la successiva opzione per la fornitura di altri 8, a fronte di un investimento preliminare stimato per oltre 160 milioni di euro e con i primi convogli consegnati entro il 2023.
La produzione di idrogeno
Produzione, stoccaggio e distribuzione saranno “a chilometro zero”, grazie alla costruzione di impianti di produzione dell’idrogeno da realizzarsi tra il 2021 e il 2023 presso l’area di deposito di Trenord, operazione che stravolgerà l’attuale area di rifornimento dei treni diesel. Un progetto ambizioso, con l’obiettivo di estendere entro il 2025 la soluzione idrogeno all’intero trasporto pubblico locale, a cominciare dai 40 mezzi gestiti dalla FnmAutoservizi sul territorio della Valcamonica, con l’eventuale apertura all’utilizzo da parte della logistica merci e privata.
I treni Alstom
Il primo treno ad idrogeno al mondo, prodotto dall’azienda francese, ha percorso da settembre 2018 circa 250.000 km in servizio nella Bassa Sassonia, Germania, evidenziando le elevate prestazioni compiute da questi mezzi. I treni “Coradia Stream” saranno molto simili ai Donizetti attualmente in servizio per Trenord, e saranno prodotti in Italia, presso lo stabilimento di Savigliano. I sistemi di segnalamento a bordo verranno costruiti invece presso lo stabilimento di Bologna.
I commenti
L’iniziativa è stata presentata in conferenza stampa da Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, Andrea Gibelli, presidente di Fnm, Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, e Michele Viale, direttore generale di Alstom Italia.
L’amministratore Piuri ha commentato: «I treni a idrogeno proiettano Trenord nel cuore del futuro. Con FNM che nel ruolo di Rosco sostiene l’investimento, iniziamo oggi un viaggio green sapendo che molti in Italia e in Europa ci seguiranno. Quello che sta avvenendo in Lombardia non ha precedenti nella storia della ferrovia: i 176 treni nuovi acquistati da Regione e Ferrovie Nord stanno progressivamente entrando in servizio; ora i treni a idrogeno spingono l’innovazione ancora oltre, fino a questo progetto di decarbonizzazione del trasporto».
Il presidente Gibelli ha affermato che «il progetto H2iseO è un tassello importante di una strategia più ampia del Gruppo FNM che vuole rendersi protagonista dello sviluppo di una piattaforma integrata di servizi di mobilità, costruita secondo criteri di sostenibilità ambientale ed economica, che metta a sistema e crei nuove connessioni allo scopo di favorire il benessere dei cittadini e la produttività del territori. H2iseO è un progetto molto innovativo che mira alla creazione di un viaggio a zero impatto ambientale, attraverso la decarbonizzazione del trasporto e lo sviluppo di una filiera territoriale dell’idrogeno. È una iniziativa in grado di creare un alto valore aggiunto in termini ambientali, economici e sociali».
Fontana, presidente della Lombardia, ha sottolineato come questa novità sia «uno sguardo verso il futuro, verso il green new deal voluto dall’Unione europea e verso il futuro della nostra regione. Nel futuro – aggiunge – il trasporto pubblico deve essere decarbonizzato e la Lombardia deve diventare una smart land, un grande territorio all’interno del quale vi sono centri distinti ma che al tempo stesso sono tutti integrati e uniti».
In conclusione Michele Viale, direttore Alstom in Italia: «Siamo enormemente fieri di portare i treni ad idrogeno nel sistema ferroviario italiano, a conferma del ruolo di Alstom nell’anticipare e plasmare il futuro della mobilità»