La giunta della Regione Lombardia, nella seduta del 30 novembre, ha approvato all’unanimità i criteri per l’emanazione del bando “Interventi finalizzati all’avvio di processi di rigenerazione urbana”.
Proposto dagli assessori Pietro Foroni e Alessandro Mattinzoli (rispettivamente assessori al Territorio e Protezione Civile e allo Sviluppo economico), il bando è finalizzato alla realizzazione di interventi pubblici relativi ad aree ed immobili di proprietà pubblica e di pubblico interesse volti all’avvio di processi di rigenerazione urbana, «in relazione alle strategie di rigenerazione urbana del comune, nonché volti alla ripresa economica del territorio lombardo a seguito dell’impatto negativo dell’emergenza epidemiologica da Covid-19».
Gli spazi beneficiari e le spese
Nel concreto, questa politica di rilancio sarà rivolta al recupero, riqualificazione e adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili e di beni pubblici del patrimonio storico, culturale, architettonico e archeologico, così come di spazi pubblici e di aree verdi urbane e al relativo miglioramento dell’accessibilità e della mobilità.
Le spese comprenderanno le acquisizioni di beni capitali, materiali ed immateriali (quali ad esempio attrezzature e dispositivi tecnologici, software, arredi, opere edili) e tutte quelle tecniche di progettazione, verifica, validazione, direzione dei lavori, collaudo e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione. Sono escluse le spese di gestione.
Il valore dei contributi
Il finanziamento è previsto nella forma di contributo a fondo perduto, pari al totale delle spese ammissibili, cumulabile con altri eventuali finanziamenti pubblici concessi per le stesse opere o interventi, a qualsiasi titolo, da provvedimenti nazionali e dell’UE ove non è prescritto il divieto di cumulo, ma non con eventuali altri finanziamenti regionali. Ogni ente potrà richiedere una cifra compresa tra un minimo di 100.000 euro ed un contributo massimo di 500.000, IVA compresa. Complessivamente, la dotazione finanziaria del bando toccherà i cento milioni, suddivisi tra 40 milioni destinati all’esercizio finanziario del 2021 e la restante cifra entro il 2022.
Le domande dovranno essere presentate dai Comuni esclusivamente tramite la piattaforma “Bandi Online”. Per quanto riguarda i tempi di attuazione, i lavori dovranno iniziare entro il 30 novembre del prossimo anno, mentre il collaudo o la presentazione del certificato di regolare esecuzione, dovrà essere presentato entro il 20 novembre del 2022.
Sono beneficiari diretti dei contributi regionali tutti i Comuni lombardi, in forma singola o associata (Comunità montane, Unione di Comuni o altre modalità di intese o di aggregazione tra comuni). La partecipazione in una delle due diverse modalità esclude l’altra.