Verso un futuro più sostenibile, il risparmio energetico non concerne solo l’uso di energie rinnovabili o l’efficientamento dei generatori di energia, ma anche il corretto immagazzinamento dell’energia prodotta. In questo storico (ma prolungato) periodo di transizione verso l’implementazione di strumenti che possano fornire una costante fruizione energetica con un minor consumo, l’accumulo dell’energia in apposite batterie si rivelerà cruciale, poiché il rischio di intermittenze nel normale flusso energetico a causa del passaggio tra le centrali termoelettriche agli impianti ad energia rinnovabile potrebbe essere possibile.
Le aziende energetiche puntano sul nuovo mercato
Un sistema che si rivelerà un vantaggio per i consumatori stessi, potendo monitorare ed immagazzinare in proprio l’energia, con impianti presenti in casa, ad esempio installando le futuristiche tegole fotovoltaiche, potenziando il coordinamento tra impianti di produzione e reti di trasmissione dell’energia elettrica. In quest’ottica EnelX, Eni Gas e Luce e Terna si stanno muovendo per l’implementazione delle nuove batterie, stimando un milione di nuove installazioni entro 5-10 anni nelle case degli italiane, per una potenza totale di 4 mila megawatt. Le stesse hanno inoltre valutato entro il 2030 una riduzione del fabbisogno energetico di 124 terawattora, raggiungendo quota 1206 TWh (pari a 1,206 ×10 elevato a 15 Wattora singoli, ovvero l’energia complessiva fornita qualora una potenza di un watt sia mantenuta per un’ora), di cui il 25% proveniente da consumi di energia elettrica per un quantitativo di 300 TWh.
Gli investimenti di Enel
Secondo il direttore Enel in Italia Carlo Tamburgi, «in futuro ogni unità abitativa parteciperà alla produzione e alla vendita di energia. Con le rinnovabili i costi dell’elettricità tenderanno a ridursi. Un condominio potrà consumare di più durante il giorno, quando i costi sono più bassi, e stoccare l’energia o cederla alla rete quando i prezzi sono più alti». EnelX ha investito nel 2019 270 milioni, di cui 52 in Italia a fronte di 1,1 miliardi di ricavi, di cui 282 milioni in Italia. Un processo in linea con le previsioni espresse dall’azienda, secondo cui «entro il 2040 i consumi elettrici saliranno di altri 60-70 terawattora, a fronte di un’ulteriore riduzione del fabbisogno complessivo di energia a 1.100 terawattora».
Gli investimenti di Terna
Terna – Rete Elettrica Nazionale nei prossimi dieci anni stima una diffusione di 4 mila megawatt di capacità di accumulo distribuita e 1.500 megawatt di capacità di grande dimensione. Secondo il responsabile delle Strategie di sviluppo rete e dispacciamento, Francesco Del Pizzo, «bisogna investire nelle reti per trasferire l’energia generata in modo diffuso dalle rinnovabili, ma anche in tecnologia che permetta di gestire in sicurezza le reti: il nostro piano industriale vi dedica investimenti per 1,2 miliardi. Abbiamo cominciato a fare sperimentazioni sulle batterie 10 anni fa. Noi dovremo essere un abilitatore per gli operatori. Certo – conclude –, per lo sviluppo delle rinnovabili va superato il problema dei processi autorizzativi troppo complessi».
Gli investimenti di Eni
Con l’intenzione di consolidarsi nel nuovo mercato energetico, Eni Gas e Luce ha acquistato nel 2020 l’azienda Evolvere, investendo inoltre negli ultimi tre anni circa 500 milioni. Alberto Chiarini, amministratore delegato della società, ha dichiarato: «Eni gas e luce ha abbracciato la transizione energetica crediamo nell’elettrificazione. Ma la transizione energetica deve entrare nelle case, non può farla solo un gruppo di grandi imprese».