Cittadini consumatori e produttori di energia allo stesso tempo. Le più recenti innovazioni tecnologiche legate al consumo sostenibile di energia da fonti rinnovabili sembrano renderlo possibile!
Energia prodotta in loco a Magliano Alpi
A Cuneo, e più precisamente presso il Comune di Magliano Alpi (Majan in lingua piemontese, 2.184 abitanti a metà via tra le Langhe e il Monregale ma con un enclave a 50 km dalla sede principale sulle Alpi Liguri, frutto di antichi diritti di pascolo e amministrativi) la comunità locale ha inaugurato la prima Comunità Energetica nazionale. Inaugurata ufficialmente venerdì 12 marzo 2021 ma già attiva dal dicembre 2020, la comunità permette di consumare sul posto gran parte dell’energia prodotta, fornendo energia a tutti i suoi membri e contrastando al povertà energetica. Inoltre il processo rende indipendente la comunità rurale dai grandi fornitori di energia.
Definizione di Comunità Energetica
Secondo la definizione fornita dal GSE, una comunità di energia rinnovabile è un soggetto giuridico che:
- Si basa sulla partecipazione aperta e volontaria, è autonomo ed è effettivamente controllato da azionisti o membri che sono situati nelle vicinanze degli impianti di produzione detenuti dalla comunità di energia rinnovabile;
- È composto da azionisti o membri che possono essere persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), enti territoriali o autorità locali, comprese le amministrazioni comunali, a condizione che, per le imprese private, la partecipazione alla comunità di energia rinnovabile non costituisca l’attività commerciale e/o industriale principale;
- Ha come obiettivo principale la fornitura di benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri azionisti o membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari.
Questa misura, assieme al “autoconsumo collettivo”, è stata introdotta nel dicembre 2019 tramite il Decreto Milleproroghe, divenendo realtà a seguito del decreto attuativo firmato il 15 settembre 2020 dal ministro dello Sviluppo Economico (al tempo Stefano Patuanelli).
Il commento
Il sindaco, Marco Bailo, considera «una grande soddisfazione raggiungere questo obiettivo ed essere i primi. L’idea – prosegue – è nata lo scorso anno alla fine del lockdown. Il nostro comune con il suo impianto fotovoltaico, da 20 Kwp, installato sul tetto del municipio condivide la propria energia pulita prodotta proponendosi come coordinatore della CER oltre che produttore e consumatore. Da dicembre l’associazione è stata ufficialmente riconosciuta e costituita. Ora ovviamente l’obiettivo è ampliarci e collaborare in questo senso anche con i comuni limitrofi come Carrà con cui stiamo già collaborando».
Gianni Pietro Girotto, presidente della Commissione Industria, Commercio e Turismo a Palazzo Madama, ha commentato: «si tratta di un modello che coniuga lavoro sostenibile e tutela dell’ambiente, oltre a un importante risparmio economico sulla bolletta energetica». Il senatore ha aggiunto inoltre: «L’esperienza della comunità di Magliano Alpi è la pietra miliare della rivoluzione in atto, quella che consente di rovesciare la piramide energetica da una struttura con grandi operatori e grandi centrali a configurazioni che, dal basso, vedono cittadini, enti pubblici e piccole aziende aggregarsi per costituire gruppi di autoconsumo collettivo e comunità dell’energia. Esattamente ciò che è successo qui a Magliano, grazie alla lungimirante cordata tra i cittadini, il Comune e le utilities locali, con il supporto tecnico-scientifico dell’Energy Center del Politecnico di Torino».
Il comune di Magliano Alpi è così pioniere in Italia di un nuovo corso rivoluzionario.