Abbiamo affrontato ieri nell’articolo “Le Comunità Energetiche Rinnovabili; vantaggi, personalità giuridica e normative” il quadro normativo e i vantaggi inerenti alle Comunità Energetiche. Tuttavia, il processo è ancora in fase di sviluppo (ricordando la scadenza del recepimento della Direttiva europea entro giugno 2021), poiché permangono alcune criticità e richieste dei consumatori, oltre ad essere ancora assente un quadro di incentivi ben delineato.
Criticità
Risultano ancora alcuni punti da chiarire nel quadro normativo, individuati da Legambiente e Italia Solari, le due associazioni che si sono fatte porta voci delle proposte di emendamento al Milleproroghe durante la Fiera Ecomondo di Rimini. È stata richiesta: una maggiore considerazione del consumo istantaneo di energia tramite un approfondimento dell’art. 42 bis del DL 162/2019, soprattutto sui risparmi dei costi di dispacciamento, sulle infrastrutture di distribuzione e sui costi di capacità; una disciplina della condivisione di energia, integrando la normativa europea nel documento presentato per garantire un’effettiva condivisione della materia prima energia; un chiarimento del regime fiscale della condivisione energetica, coordinandosi con l’Agenzia delle Entrate per garantire l’attuazione delle disposizioni fiscali prima dell’adozione definitiva dei provvedimenti; una maggiore specifica sull’accesso alle attività di vendita e dispacciamento da parte dell’utente a condizioni semplificate; l’utilizzo dei contatori 2G, con installazione da parte del distributore per poter monitorare i dati, chiedendo altresì che questi vengano trasmessi dal produttore e non dal distributore; la cumulabilità degli incentivi e disponibilità anche per impianti in zone agricole; la stesura di un approfondimento sulle modalità di interazione tra autoconsumo collettivo e sistema elettrico.
Incentivi
Come specificato dal ministero per lo Sviluppo Economico, l’ex ministro, Stefano Patuanelli, ha firmato il decreto attuativo che definisce l’entità della tariffa con la quale si incentiva la promozione dell’autoconsumo collettivo e le comunità energetiche da fonti rinnovabili. Le tariffe sono state riportate nella prospettiva di 100 euro per megawattora in caso di configurazioni di autoconsumo collettivo e 110 euro per megawattora in caso di comunità energetiche rinnovabili. L’incentivo varrà per un periodo di 20 anni, e sarà inoltre cumulabile con il Superbonus al 110% nei limiti previsti dalla legge.