Le grandi potenze del mondo hanno rinnovato le proprie promesse e programmato azioni in difesa del clima. Si è difatti tenuto tra il 22 e il 23 aprile un nuovo summit online che ha visto la partecipazione del presidente statunitense Joe Biden, del cinese Xi Jinping, del russo Vladimir Putin, di Sua Santità Papa Francesco nonché dei paesi componenti l’Unione Europea (tra cui il premier italiano Mario Draghi) e le altre grandi nazioni, quali Canada, Giappone, Brasile, India e Corea del Sud.
Le dichiarazioni dell’Unione
Tra attese disattese, promesse rimandate e interventi virtuosi, l’Unione Europea ha stipulato un’intesa che prevedrà la neutralità climatica nel 2050, con un taglio delle emissioni entro il 2030 di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.
L’Unione ha dichiarato come l’obiettivo del 2050 sia una sfida collettiva. Tale affermazione ha anche una vera e propria traduzione strutturale e di autorità, affermando come l’obiettivo sia da raggiungere nell’insieme della federazione europea e non come cammino dei singoli stati membri, come richiesto dall’Europarlamento.
Gli impegni
A livello pratico gli obiettivi dell’intesa, in linea con gli impegni presi in occasione dell’Accordo di Parigi e già proposti dalla Commissione Europea nel 2020, trovano il loro completamento, a seguito dell’imposizione di un limite massimo al contributo dell’assorbimento della CO2. A livello numerico, secondo il presidente della Commissione Ambiente dell’Europarlamento, il francese Pascal Canfin, il tetto di 225 milioni di tonnellate si tradurrà in una riduzione del 57%.
Sarà inoltre posto un ulteriore obiettivo intermedio da raggiungere nel 2040 (ma ancora da quantificare), da approvare sia al Consiglio dei paesi membri sia all’Europarlamento dai deputati europei. Infine, verrà istituito un Comitato consultivo scientifico europeo, seppur indipendente dalla stessa Unione Europea, col compito di studiare i cambiamenti climatici in atto.
Il commento
Il presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: «Sono lieta che abbiamo raggiunto un accordo su questo elemento centrale del Green Deal europeo. Il nostro impegno politico per diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050 è ora anche un impegno legale. La legge sul clima mette l’Ue su un percorso verde per una generazione. È il nostro impegno vincolante per i nostri figli e nipoti».