Il Superbonus non riesce ancora a imporre la propria piena potenzialità, specialmente nella ristrutturazione di condomini, strutture che offrono numerose possibilità andando a coprire molti più consumatori rispetto a singole unità abitative. Secondo i dati Enea pubblicati il 31 agosto 2021, gli interventi finanziati dal Superbonus e dedicati ai condomini sono solamente il 13% del totale. Tuttavia, a livello di importo complessivo (come a dire, qualitativamente e non quantitativamente), equivalgono al 46% dei finanziamenti emessi per il bonus.
Ciò vuol dire che i condomini pesano per metà degli importi finanziati, imponendosi come area di investimento privilegiata. D’altronde sono numerose le strutture che non rispettano i parametri anti-sismici, così come quelli costruiti con vecchi materiali che non permettono di conservare decentemente il calore presentando cattive condizioni energetiche, dovute anche all’età precedente agli anni Ottanta se non indietro, fino a raggiungere il Ventennio!
Se si guarda poi all’incremento di richieste rispetto al mese di luglio, si conta una crescita del 18%, passando da 4,8 miliardi a 5,7 (in crescita anche gli interventi su villette e unità abitative funzionalmente indipendenti). Un dato curioso, considerando come, da prassi, nel mese di agosto le attività generalmente si fermino ristagnando inevitabilmente. Proprio questo passaggio permette di comprendere come a tutti gli effetti sia aumentato l’interesse in merito, considerando che nel mese di luglio la crescita era stata del 38% (ma appunto, in luglio, non nel classico periodo di ferie).
Volendo snocciolare ancora qualche cifra per azzardare previsioni, ci si potrebbe aspettare un raddoppio delle richieste nei mesi seguenti. È pur vero che la scadenza del 31 dicembre 2022 sembra ancora lontana, tuttavia bisogna ricordare che almeno il 60% dei lavori dovranno già essere stati eseguiti entro il 30 giugno 2022.