Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza non ha in sé solo la forza economica degli incentivi ma, seguendo un po’ la filosofia di tanti altri grandi piani economici come il New Deal statunitense, si prefigge l’obiettivo di rilanciare il mercato del lavoro generando nuovi posti.
Il parere del ministro Enrico Giovannini
Ne è convinto il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) Enrico Giovannini. Già ministro del Lavoro e presidente dell’Istat, rassicurando le imprese in merito al tema della difficile reperibilità di manodopera, ha infatti evidenziato che «secondo dati che ci arrivano dall’Istat ci sono 200mila persone disoccupate che hanno avuto esperienze nell’edilizia. Questi numeri sembrano compatibili, anche se per alcune professionalità ci possono essere strozzature di offerta; stiamo cercando di capire meglio quali siano queste professionalità». Inoltre anche la sicurezza dei lavoratori e il rispetto delle norme avranno un’importanza cruciale. Difatti il Ministro le ritiene «condizione necessaria per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Accelerare la realizzazione delle opere significa rilanciare l’occupazione ma soprattutto garantire maggiore prevenzione e sicurezza nei cantieri con l’applicazione rigorosa delle norme e delle intese sottoscritte con i sindacati di categoria».
La vigilanza dell’Osservatorio Nazionale
A vigilare sul processo è posto l’Osservatorio Nazionale, costituito il 25 ottobre scorso in accordo con i tre segretari generali dei sindacati nell’edilizia (Alessandro Genovesi per la Fillea-Cgil, Enzo Pelle per la Filca-Cisl e Vito Panzarella per la Fenel-Uil) e le principali stazioni appaltanti (Rfi, Anas e Autorità Portuali), con sede presso il Ministero e presieduto dal titolare dello stesso. Per rassicurare il fronte dei critici, l’Osservatorio predisposto coprirà con la sua sorveglianza anche le nuove norme sul subappalto concernenti il trattamento economico e contrattuale degli stessi (equiparato a quello delle imprese capofila), il Durc di congruità (Documento Unico di Regolarità Contributiva) in merito a quanto dichiarato sul costo della manodopera e il divieto al ricorso degli straordinari. Lo stesso organo si occuperà della formazione dei tecnici incaricati di attuare gli appalti. Questi saranno formati dalla apposita Pnrr Academy, con colpito di selezionare 40mila funzionari tecnici. Anche questo processo permetterà a sua volta di allargare il mercato del lavoro. Difatti Giovannini ha dichiarato: «Finora abbiamo ricevuto 15mila iscrizioni, di cui 5mila nei territori del Mezzogiorno. Si tratta di un segnale importante di attenzione. Oggi stesso inizia il corso avanzato per i responsabili delle grandi centrali di lavoro: trecento professionisti che mettono in gara lavori per decine di miliardi di euro».