Una nuova opera di modifica al testo del Superbonus potenzierà gli interventi finalizzati a contrastare il dissesto idrogeologico e a tutelare la risorsa idrica.
Lotta al dissesto idrogeologico
In occasione della pubblicazione del documento “Monitoraggio dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” sul sito della Camera dei Deputati, si è svolta un’opera di revisione e di elencazione dei traguardi raggiunti, nonché una puntualizzazione degli obiettivi da conseguire entro il 30 giugno 2022. Ciò ha portato inoltre all’investimento di 800 milioni di euro per interventi contro il dissesto idrogeologico e all’aggiunta di ulteriori 600 milioni per investimenti relativi a fognature e depurazione, all’interno della quarta componente del PNRR, la “Missione 2”.
Investimenti per musei e start-up
Sono inoltre presenti diverse ulteriori modifiche. Affianco al finanziamento di 200 milioni per il punto M1C3-11 “Investimento 1.3” volto a migliorare l’efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei, è in corso la selezione di ulteriori musei statali beneficiari di 100 milioni di euro aggiuntivi. Sono invece 250 i milioni destinati al punto M2C2-42 “Investimento 5.4 – Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica”, volto a sviluppare start-up attive nell’ambito della transizione verde. Nell’intento dei formulatori questo contributo sarà volto a favorire la ricerca di strategie di investimento focalizzate sulle energie rinnovabili, sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti, sullo stoccaggio dell’energia e sull’economia circolare.
Superamento della burocrazia per l’efficientamento energetico
In merito al punto M2C3-4 “Riforma 1.1 – Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico”, la documentazione allegata dal MITE alla Prima relazione sullo stato di attuazione delle misure del PNRR Doc. CCLXIII, pubblicata lo scorso dicembre, sostiene la formulazione di nuove misure di carattere economico da affiancare al Superbonus, per superare le barriere non economiche che riducono le scelte di investimento in interventi di riqualificazione energetica degli edifici o che rallentano l’esecuzione dei lavori. Ricadono in questo quadro l’operatività del Portale Nazionale per l’efficienza energetica degli edifici, il potenziamento delle attività del Piano d’Informazione e Formazione rivolto al settore civile, l’aggiornamento del Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica e l’accelerazione della fase realizzativa dei progetti finanziati dal programma PREPAC, dedicato alla riqualificazione energetica della pubblica amministrazione centrale. In aggiunta, il comma 514 dell’articolo 1 della legge n. 234/2021 (Legge di bilancio per il 2022) stabilisce che il Fondo nazionale per l’efficienza energetica non abbia più natura rotativa, ma mista, di cui eventualmente una quota parte a fondo perduto, nel limite complessivo di 8 milioni di euro annui a decorrere dal 2022.
Spinta all’idrogeno verde
Il ministero della Transizione Ecologica ha inoltre spinto sull’investimento M2C2-21 “Riforma 4 – Misure volte a promuovere la competitività dell’idrogeno” per permettere la realizzazione di incentivi fiscali per la produzione e utilizzo di idrogeno, tenuto conto che il consumo è già defiscalizzato e che resta percorribile solo l’incentivo alla produzione. Sarà quindi certamente varata una norma che preveda nuovi incentivi, in accordo con il MEF, anche per il reperimento della relativa copertura finanziaria. L’intento è infatti quello di sostenerne la produzione con impatto ambientale neutro e sollecitarne la diffusione del consumo nel settore dei trasporti.